
Come fregare le slot machine
“Fatta la legge, trovato l’inganno” è un celebre detto riferito a chi riesce furbescamente a eludere qualsiasi tipo di norma. Nell’ambito del gioco d’azzardo, si potrebbe dire “Fatta la slot machine, trovato l’inganno”: da quando sono state inventate, infatti, le slot machine da bar sono oggetto dei metodi più creativi per tentare di manometterle, ingannarle, mandarle in tilt e truffarle.
Ma quali sono i metodi più comuni utilizzati per ottenere illecitamente gli incassi di queste famose macchinette senza essere scoperti? Nel corso degli anni ne sono stati inventati parecchi, che andremo ad analizzare nel proseguo di questa guida.
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Come sbancare le slot da bar: i trucchi tradizionali
Ci sono tantissimi trucchi che hanno avuto più o meno fortuna nella storia delle truffe all’interno dei casinò. Abbiamo deciso di selezionare i più rappresentativi per mettere in luce la creatività e le possibilità di riuscita di ciascun escamotage.
- La monetina legata al dito. Quando ancora le macchinette da bar accettavano le monete invece dei gettoni, il metodo più diffuso consisteva nell’introdurre le monetine e ripescarle in un secondo momento. In che modo? Attraverso uno spago fissato sulla moneta e legato al dito del giocatore, che poteva comodamente prelevare la moneta inserita una volta che la slot aveva riconosciuto il credito per effettuare la giocata. In questo modo era possibile giocare per ore alla slot machine con una singola monetina, inserita e ripescata a oltranza fino ad ottenere una vincita in denaro.
- Monete di altre nazioni. Anche questo è un trucco che ha smesso di funzionare nell’epoca dei gettoni, poiché consisteva nell’utilizzare monete provenienti da Paesi stranieri con un valore inferiore rispetto alla moneta locale. Per fare un esempio concreto, intorno al 1985 numerosi giocatori americani usarono i pesos messicani che valevano un centesimo di dollaro, ma che alcune slot machine leggevano come un quarto di dollaro. Grazie a questa trovata i bari riuscirono a giocare a lungo con un risparmio consistente sulle giocate, finché le macchinette non furono adeguate e attrezzate per riconoscere e rifiutare le monete straniere.
- Monete finte. Un discorso simile vale per le monete false, appositamente create per somigliare alla moneta locale nella dimensione e nel peso. Se la macchina riconosce la moneta finta come una moneta reale, il gioco è fatto: basta riempirsi le tasche di queste monete prive di alcun valore economico e inserirle nella slot fino ad ottenere una vincita. Curiosamente, nel 1980 una catena di ferramenta degli Stati Uniti cominciò a produrre delle rondelle che per puro caso avevano dimensioni e peso identici a quelli della moneta da un dollaro: alcuni giocatori se ne resero conto e cominciarono ben presto a utilizzare le rondelle per giocare alle slot, finché la ferramenta non ritirò il prodotto dal commercio.
- Il cucchiaio. Il metodo del cucchiaio è uno dei più ingegnosi mai inventati, poiché consisteva nel manipolare fisicamente la macchinetta al fine di ottenere un vantaggio dal punto di vista economico. Le vecchie macchinette da bar utilizzavano un sistema di tubi attraverso i quali la slot conservava i soldi che finivano in seguito nella bacinella delle vincite sottostante. Una volta uscite dal tubo, le monetine percorrevano un tratto lungo uno scivolo che aveva il compito di aprire o chiudere il passaggio delle monetine: i bari erano soliti utilizzare un cucchiaio per mantenere lo scivolo aperto e far cadere tutte le monete nei tubi della macchina.
- Il campo magnetico. Un altro trucco utilizzabile sulle macchinette di vecchia generazione riguarda l’uso di un magnete per controllare il movimento dei rulli. Posizionando una calamita abbastanza potente ai lati della slot machine, alcuni giocatori riuscivano a intascarsi vincite sostanziose manipolando l’esito delle giocate. Oggi questa pratica non è più sfruttabile per diversi motivi: innanzitutto qualunque slot machine al giorno d’oggi è protetta dall’influenza dei campi magnetici, e in secondo luogo le vincite non sono più determinate dalla combinazione di simboli che compare sullo schermo ma da un algoritmo interno basato sulla generazione di numeri casuali.
- Il fascio luminoso. Un modo estremamente efficace per mandare in tilt le slot machine, anche se molto difficile da mettere in pratica, consisteva nell’usare un fascio di luce abbastanza forte per coprire il sensore ottico deputato alla lettura delle monete inserite nella macchinetta. Puntando la luce nella giusta direzione, quindi, era possibile indurre l’apparecchio a perdere il conto del denaro inserito e, di conseguenza, di quello da erogare in caso di vincita.
- La zampa della scimmia. Uno strumento ingegnoso ideato dal celebre baro di slot machine Tommy Glenn Carmichael: la “zampa della scimmia” è un apparecchio costruito artigianalmente assemblando una corda di chitarra e una bacchetta di metallo, che veniva inserito all’interno della slot attraverso una presa d’aria ed era in grado di innescare il microchip dei pagamenti senza inserire nemmeno una moneta nella macchina. Con questo metodo il truffatore riuscì a guadagnare parecchi soldi, prima di essere colto con le mani nel sacco e spedito in prigione. L’esperienza di Carmichael, in seguito, fu utile al governo per prevenire ogni possibile tentativo di manipolazione delle slot machine.
- Identificare l’algoritmo della slot. Facile a dirsi, molto meno a farsi. Sono stati scritti chilometri di pagine sull’argomento, ma quasi nessuno è riuscito veramente a capire come individuare l’algoritmo con cui le slot machine gestiscono il rapporto tra soldi incassati e vincite rilasciate. Sapere a priori qual è il momento più opportuno per giocare e vincere è il sogno di qualunque giocatore, ma gli algoritmi delle slot sono altamente sofisticati e cambiano continuamente proprio per stroncare sul nascere qualunque tentativo di decodificarli.
Innanzitutto occorre fare una precisazione fondamentale: qualsiasi tentativo di ottenere i soldi contenuti nelle slot machine attraverso degli escamotage illeciti è severamente punito dalla legge italiana. Chi viene scoperto a mettere in atto uno dei metodi che andremo a esporre nel prossimo capitolo può essere accusato di truffa o frode e subire delle pesanti conseguenze penali e amministrative.
Ogni tentativo di questo genere è quindi da sconsigliare con fermezza, ma può essere molto interessante dal punto di vista divulgativo ripercorrere i più famosi metodi messi in pratica dalle origini del gioco d’azzardo all’epoca moderna.
Ricordiamo infine che per tutti (o quasi) gli stratagemmi descritti in questa guida, sono state inventate delle efficaci contromisure in grado di neutralizzare ogni tentativo di ingannare il corretto sistema di gioco.
Raggirare le slot machine con applicazioni e software
Se gli ingegnosi strumenti fisici elencati nel paragrafo potevano essere efficaci con le macchinette di vecchia data, basate su meccanismi analogici abbastanza facili da manomettere, le slot machine moderne fanno affidamento a meccanismi completamente diversi che richiedono strumenti di tipo digitale per essere manomessi.
App per smartphone
Al contrario di quanto riportato da diversi siti sensazionalistici, non esiste una software Android svuota slot machine che può indurre le slot machine ad attivare la fase di pagamento. Tutto ciò che è possibile fare con una specifica applicazione per smartphone è conoscere i suoi dati sensibili, ovvero i cosiddetti CNTIN e CNTOT, relativi ai soldi introdotti nell’apparecchio e alle vincite rilasciate.
Questi due dati, attraverso un complesso calcolo, possono dare qualche indizio sul momento più propizio per effettuare una giocata, individuando la fase in cui la slot è pronta a rilasciare una vincita, ma non possono certo garantire una vincita assicurata al giocatore.
Mandare in tilt la slot
Ci hanno provato in molti, qualcuno anche con esiti soddisfacenti. Oggi intervenire fisicamente sulle macchinette è praticamente impossibile, perché tutte le slot sono controllate da remoto e rilevano automaticamente qualsiasi tentativo di manomissione e qualunque malfunzionamento indotto da un agente esterno, comunicandolo subito alla sala di controllo. Quello che si può fare, quindi, è interrompere la connessione che rende possibile la comunicazione dei malfunzionamenti.
Ci sono stati diversi tentativi in questo senso, ma uno dei più riusciti è stato un dispositivo in grado di disturbare le frequenze della macchina riuscendo a mandarla in palla. Se questi metodi sono conosciuti, tuttavia, è perché qualcuno ha provato a usarli ed è stato beccato, quindi è verosimile che tutti i bar e le sale da gioco abbiano preso provvedimenti per schermare le macchinette da qualsiasi disturbatore di frequenze.
I trucchi cinesi
Chi frequenta l’ambiente dei bar e del gioco d’azzardo ha sicuramente sentito parlare almeno una volta dei cosiddetti “trucchi cinesi”, ovvero stratagemmi truffaldini che permettono di ottenere vincite più consistenti di quelle a cui sono abituati i giocatori di slot machine.
L’appellativo “trucco cinese” deriva dal fatto che il popolo cinese è notoriamente e tradizionalmente legato al mondo del gioco d’azzardo e spesso ha la capacità di trovare sistemi sofisticati per ottenere il massimo da questi giochi.
Lo stratagemma più utilizzato sembrerebbe essere il trucco del raddoppio: per metterlo in pratica sono necessarie una moneta da 1€ e una da 0,50€. Si inizia a giocare con un valore puntata di 100 con l’obiettivo di arrivare a 51€; raggiunta questa cifra, si passa ad un valore puntata di 50 e si tenta di accedere alla schermata del raddoppio tenendo premuto il pulsante Hold fino al raggiungimento di 82€. A questo punto, è possibile avere la possibilità di uscire dalla schermata del raddoppio per moltiplicare il bet fino a 400.
Il jammer
Come accennato in precedenza, tutti gli apparecchi vengono controllati da remoto e ogni segnale di irregolarità, malfunzionamento o attività anomala viene immediatamente analizzato a fondo per scoprirne la provenienza. Per interrompere questo sistema di monitoraggio e comunicazione costante tra gli apparecchi e i sistemi di controllo si può utilizzare un jammer. Si tratta di un disturbatore di frequenta che in linea teorica è in grado di interrompere le comunicazioni dei dispositivi elettronici impedendo loro di trasmettere o ricevere onde radio.
Costruire o procurarsi un apparecchio del genere non è impossibile ma farlo funzionare ed evitare di farsi beccare sembra un’impresa quasi impossibile. Utilizzare questo strumento è infatti illegale e oggigiorno è sempre più facile per i proprietari delle sale da gioco rilevare la presenza di un jammer nel proprio locale. Qualora si venisse beccati mentre si cerca di truffare la slot con questo aggeggio, le multe sarebbero salatissime.
Fin troppo spesso si sente parlare di fantomatici trucchi infallibili per sbarcare il lunario mandando in tilt le slot machine dei bar o delle sale da gioco. Molto spesso si tratta di una leggenda metropolitana finalizzata ad attirare l’attenzione dei giocatori senza presentare alcun metodo funzionante. Ma come abbiamo visto in questa breve guida sui principali metodi di manipolazione delle macchinette da gioco, in questa leggenda c’è anche un fondamento di verità.
Nel corso degli anni, infatti, sono emersi numerosi stratagemmi capaci di ottenere indebitamente delle vincite alle slot machine, agendo sulla struttura meccanica della macchinetta o sugli algoritmi informatici che ne regolano il funzionamento. La maggior parte di queste tecniche, tuttavia, ha funzionato soltanto per brevi periodi, perché non appena diventa nota l’esistenza di un trucco per fregare le slot lo Stato trova immediatamente un modo per contrastarlo in maniera efficace e definitiva.
Inoltre, le moderne tecnologie di controllo remoto e di monitoraggio dei malfunzionamenti informatici rendono sempre più difficile aggirare il sistema, togliendo di fatto il lavoro ai truffatori di professione.
I casi reali: come sono finiti i tentativi di truffa più famosi
Chi sono i maestri della truffa, cioè coloro che sono riusciti per davvero ad ottenere vincite enormi grazie alla manomissione illegale delle slot machine? E che fine hanno fatto? Nel capitolo finale di questo articolo andremo a raccontare la storia delle personalità più note e interessanti.
Tommy Glenn Carmichael è probabilmente lo slot hacker più celebre in assoluto. Fu lui il primo a utilizzare la tecnica del fascio di luce per manipolare i jackpot trasformando le vincite piccole in pagamenti massicci, e sempre a lui si deve l’invenzione dello strumento denominato “zampa di scimmia”.
Secondo alcune fonti non verificate, sarebbe invece Louis Colavecchio l’inventore del metodo che prevede di utilizzare monete finte per aggirare il sistema delle slot machine. L’uomo fu arrestato nel 1998 e rilasciato nel 2006, ma il periodo trascorso in carcere non servì a fargli perdere il vizio, perché poco dopo il suo rilascio finì nuovamente in cella.
Ronald Dale Harris è uno di quei truffatori che hanno cercato di fregare il sistema dall’interno. Harris lavorava infatti come tecnico delle slot machine all’interno di un casinò, ma invece di controllare semplicemente i codici EPROM delle macchinette riusciva a riprogrammare i codici sorgenti per indurre le slot a rilasciare una vincita dopo una determinata sequenza di monete inserite. Tuttavia Harris non fece in tempo a mettere in pratica il suo piano, perché fu scoperto e arrestato.
Infine, Dennis Nikrasch era un ex fabbro che divenne un furfante delle slot e guidò uno dei più grandi furti all’interno di un casinò di Las Vegas, rubando oltre 15 milioni di euro nel corso di due decenni tramite la riprogrammazione dei chip interni alle macchine da gioco.