Algoritmo slot machine
Da quando sono comparse nel mondo del gioco d’azzardo intorno agli anni Ottanta del XX secolo, le slot machine hanno assunto immediatamente un ruolo da protagonista assoluto del settore, con centinaia di migliaia di appassionati che quotidianamente si recano nei bar, nei casinò, nei centri scommesse o più di recente nei portali virtuali dedicati al gambling online per usufruire di queste macchinette della fortuna allo scopo di ottenere guadagni extra grazie ad una combinazione vincente.
Sono ben pochi, tuttavia, i giocatori che conoscono il reale funzionamento delle slot machine, basato su una serie di algoritmi e sistemi randomizzati che determinano le combinazioni di simboli che compaiono sullo schermo e di conseguenza il destino dei giocatori. Questi sistemi di generazione automatica delle combinazioni sono sempre esistiti, ma negli ultimi anni hanno subito un’evoluzione molto avanzata per arginare i numerosi tentativi di truffa messi in atto dai giocatori grazie ai cosiddetti “trucchi” per le slot machine.
A differenza di altri giochi d’azzardo come il poker o la roulette, le slot machine non richiedono una conoscenza approfondita del loro funzionamento o meccanismo interno, poiché non esistono tecniche di vincita certe e comprovate e i giocatori non hanno una reale possibilità di influenzare l’esito delle proprie giocate, ma avere un’idea generale di come viene impostata una macchinetta mangiasoldi e conoscere a grandi linee l’algoritmo che la regola può essere utile per avere un approccio più consapevole e responsabile al gioco.
Oggi le macchinette diffuse nei locali autorizzati al gioco d’azzardo sfruttano un sistema di generazione di numeri casuali detto RNG, in grado di determinare in modo parzialmente casuale quando la slot machine deve rilasciare una vincita e a quanto deve ammontare questo esborso.
Questi microprocessori – che possono essere reali o virtuali a seconda della tipologia di slot – assegnano ad ogni simbolo una diversa probabilità di allineamento e frequenza; successivamente un microchip elabora in poche frazioni di secondo l’esatta sequenza di simboli apparsa sui rulli e, confrontandola con le linee di vincita, eroga il pagamento corrispondente alla combinazione mostrata a schermo.
Le slot machine funzionano in base a dei grandi cicli di gioco che devono rispettare precisi payout determinati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) – ex Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato (AAMS) –, definiti dal cosiddetto RTP (Return to Player), che corrisponde ad una percentuale specifica sui pagamenti incassati dall’apparecchio.
Generalmente questa percentuale di pagamento è considerevolmente più alta nelle macchinette virtuali rispetto a quelle terrestri, poiché l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha disposto che nelle slot machine online debba essere compreso tra il 90% e il 99% dei pagamenti incassati, mentre nella versione terrestre a cui si può giocare all’interno di bar e casinò fisici il tasso di Return to Player si attesta intorno al 70%.
Con cadenza periodica, le autorità competenti per la regolamentazione del gioco d’azzardo sono tenute ad attuare controlli mirati ad individuare eventuali malfunzionamenti e irregolarità nel meccanismo delle slot machine, in modo da garantire la costante trasparenza e regolarità di gioco di tutte le macchinette fisiche e le piattaforme virtuali.